Riceviamo e pubblichiamo dalla Rappresentanza cittadina delle Commissioni Mensa di Milano:
Buongiorno a tutti,
ci teniamo ad informarvi che Milano Ristorazione ha formulato ed approvato il menù invernale per l'anno scolastico 2015/16.
Come Rappresentanza Cittadina delle Commissioni Mensa siamo stati interpellati con notevole ritardo rispetto ai tempi previsti dal regolamento e questo ci ha impedito di confrontarci con le singole commissioni e di poter formulare delle richieste realmente condivise da tutti.
Ci siamo ovviamente lamentati per questi ritardi, ma abbiamo comunque avanzato alcune osservazioni e ipotizzato alcuni cambiamenti in una apposita riunione con MiRi e con il Comune.
Nessuna delle nostre seppur limitate proposte è stata accolta, con motivazioni che vanno dallo scaricare le responsabilità sui fornitori che non hanno disponibilità delle materie prime da noi richieste (parlavamo di spinaci ed erbette e non di ostriche), all’affermare di voler provare le nuove ricette prima di sostituirle.
Quest’ultima motivazione in particolare viene addotta per ribadire la presenza di polpette di merluzzo congelato all’origine che durante la preparazione si scongela e viene successivamente ri-congelato.
Abbiamo chiesto la sostituzione con un semplice trancio di pesce.
Niente da fare, la produzione industriale ha prevalso sull’educazione al gusto (le polpette hanno un sapore spesso difficilmente definibile, e comunque non identificabile come pesce) e sull’aspetto di sicurezza sanitaria: "lo scongelamento e ricongelamento è nei termini di legge", ha sostenuto la dott.ssa Bini, responsabile qualità di Milano Ristorazione.
Purtroppo conosciamo la storia del diritto e sappiamo che spesso le leggi vengono fatte a seguito di una pressione da parte del corpo sociale, che in questo caso siamo noi.
Come per le lasagne al ragù, finchè non si trova un pezzo di cotenna pelosa, a nessuno viene in mente che il trito industriale non sia alimento adatto ai bambini, e come per i ravioli che vennero trovati durante un'ispezione farciti di pezzi di ferro, il controllo sulla qualità dei fornitori lascia a desiderare fino alla prossima emergenza.
In questo scenario, vogliamo anche informarvi della vendita del panificio di Milano Ristorazione, cosa che determina da ora in poi l’acquisto dibasi per pizza e altri prodotti da forno "sul mercato", con impossibilità da parte delle commissioni mensa di fare ispezioni sulle materie prime e sulle modalità di conservazione dei prodotti: dopo la recente indagine dei Nas sulle basi per pizza malamente conservate, impedire il controllo da parte dei genitori riteniamo non sia un segnale di apertura al dialogo e alla collaborazione.
Abbiamo già chiesto di rispettare gli accordi ed anticipare i tempi per la definizione del menù estivo in modo che tutti si possa lavorare insieme in maniera costruttiva, da settembre insisteremo su questo punto del regolamento con Comune e Milano Ristorazione.
"Purtroppo questa volta è andata così", ci siamo sentiti rispondere dal funzionario del Comune competente in materia di refezione scolastica.
Se l’esistenza della Rappresentanza Cittadina delle Commissioni Mensa serve a legittimare una democrazia di comodo in cui Milano Ristorazione segue le sue politiche aziendali affermando di avere "consultato" i genitori, noi non ci stiamo.
Il Comune di Milano si fa bello dell’esistenza di una Rappresentanza Cittadina delle Commissioni Mensa per vendere una “città della partecipazione” nel suo documento Milano food policy, ma questa è una facciata dietro cui non si sta costruendo nulla.
Se la partecipazione dei cittadini si riduce a svolgere del lavoro volontario di supervisione, di diffusione delle informazioni e di formazione sulle linee guida nazionali sulla nutrizione (formazione che, ricordiamo, da regolamento è a carico di Comune e Milano Ristorazione, ma nessuno ha mai avuto il piacere di essere formato se non dagli altri membri della propria commissione mensa), non è nostra intenzione partecipare.
Il Comune di Milano possiede il 99% di Milano Ristorazione, eppure le politiche aziendali volte al massimizzare i profitti a scapito della qualità delle materie prime e delle preparazioni prevalgono da sempre sulle indicazioni che provengono dalle commissioni mensa che lavorano sul territorio.
Intensificheremo le ispezioni, segnalando le non conformità che, ricordiamo, riguardano sia le preparazioni rifiutate dal 75% dei bambini o più, sia il sapore sgradevole del cibo.
Proporremo scioperi degli alimenti e diete in bianco di massa per indirizzare l’attenzione verso la salute alimentare a scuola, prima che un nuovo caso eclatante metta la refezione scolastica sotto i riflettori.
Invitiamo quindi tutte le commissioni mensa a tenere alto il livello di controllo e a proporre quante più iniziative possibili per far sentire la voce dei genitori al Comune, proprietario di Milano Ristorazione.
In fondo, se il Comune di Milano ne detiene il 99%, ognuno di noi è proprietario di Milano Ristorazione!
La Rappresentanza Cittadina delle Commissioni Mensa di Milano